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Perché pagare più di quello che dovresti?

Con i bonus di ristrutturazione un cliente può decidere se detrarre dalle tasse il corrispettivo del bonus oppure farsi scontare la cifra dalla ditta appaltatrice direttamente sulla fattura che quest’ultimi emetteranno per i lavori da svolgere.

Lo “sconto in fattura” permette di vedersi abbassato il costo dei lavori direttamente dalla ditta che realizza la ristrutturazione fino a un importo non superiore al costo stesso dei lavori (nella sostanza sino all’importo massimo corrispondente alla percentuale del bonus fiscale di riferimento). Un vero e proprio sconto sul costo dei lavori corrispondente alla percentuale della detrazione altrimenti applicata in dichiarazione.

Se ad esempio il contribuente opta per lo sconto su dei lavori detraibili col Bonus Ristrutturazioni al 50%, ecco che lo sconto corrispettivo in fattura sarebbe appunto del 50%.

Resta fermo che l’unica detrazione per cui, per ovvie ragioni, lo sconto in fattura non potrebbe mai equiparare la percentuale di detrazione fiscale è proprio il Superbonus 110%, per il quale lo sconto in fattura può al massimo pareggiare il totale dei costi (quindi in sostanza optando per lo sconto in fattura su lavori detraibili col Superbonus si può avere al massimo l’abbattimento totale della fattura, ma si perderebbe quel 10% in più recuperabile invece tramite dichiarazione).

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